FLEABAG
- beatricesana
- 5 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 12 apr 2020
"Don't make me an optimist, you will ruin my life"

Fleabag è una serie televisiva britannica che oscilla tra il comico e il drammatico, ambientata a Londra.
“I’m not obsessed with sex. I just can’t stop thinking about it. The performance of it. The awkwardness of it. The drama of it.”
LA MIA OPINIONE NON RICHIESTA
Fleabag è una mini serie di due stagioni, scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge. La serie nasce come adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale della regista, è ambientata a Londra e parla della vita di Fleabag (non verrà mai rivelato il vero nome della protagonista) ((non è spoiler giuro)) fra lavoro, amici, famiglia e amori vari.
E detta così sembra la classica commedia piena di luoghi comuni, frasi fatte, accento inglese marcato e super politically correct. E invece no. Fleabag fa gli 0-100 fin dai primissimi minuti, tenendo un tono dissacrante durante tutta la durata della serie, saltellando con grazia da un tabù all’altro.
Fleabag è una serie con dialoghi essenziali, non annoia mai, non viene mai detto qualcosa di troppo, anzi la sensazione che si ha guardandola è quella di volere di più: più spiegazioni, più dialogo, più retrospettiva delle vite dei personaggi. Che però non arriva mai.
Fleabag è una serie che fa emozionare, che smuove dentro qualcosa, con una sequenza azzeccata di immagini e pochi e frammentati flashback prende per mano chi la guarda, e lo accompagna piano piano, scalino dopo scalino, nella vita della protagonista, una ragazza londinese sulla trentina che ha qualcosa di rotto dentro e che cerca di aggiustare raccattando pezzetti in giro, da parenti disfunzionali, notti di divertimento con ragazzi appena conosciuti, amici.
Fleabag è un’autosabotatrice e un’autolesionista emotiva e tutti i personaggi che le gravitano attorno, zoppicanti, feriti ognuno in un modo diverso da una vita che sembra sempre più ingiusta puntata dopo puntata, sembrano voler provare a tutti i costi a spezzarla, quando invece lei non aspetta altro che qualcuno che la capisca, non la giudichi e che in silenzio prenda tutti quei frammenti e li rimetta a posto, senza chiedere nulla in cambio.
Il bello della serie è che non insegna nessuna morale, sembra favorire sempre i più tronfi figli di madre chiacchierata, ma vale la pena guardarla per respirare una boccata di aria fresca priva dei soliti cliché.
E poi ci sono un sacco di scene di nudo.
Trovate entrambe le stagioni su Amazon prime.
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